Noi, giovani, studenti e studentesse, salariati e salariate del settore privato e pubblico, precaari e precarie, lavoratori e lavoratrici occasionali, disoccupati e disoccupate, pensionati e pensionate, con o senza documenti, di ogni condizione e senza condizione di nazionalità, tutti e tutte sfruttati e oppressi, violentemente colpiti dagli effetti devastanti del sistema capitalista, subiamo un nuovo attacco di vasta portata da parte della borghesia e del capitale.
Il governo, agli ordini del padronato e nella linea della costruzione europea e dei trattati internazionali, distrugge metodicamente le conquiste sociali una dopo l’altra.
Ultima rappresentazione di questi attacchi, la “loi travail”, che i dirigenti tendono a imporre a tutti e tutte, infrangendo pure le proprie stesse regole e appoggiandosi sui loro abituali complici politici e sindacali.
Così come lo Stato dispiega tutto il proprio apparecchio repressivo poliziesco e militare, ferendo e mutilando con armi offensive, testate ben prima nei quartieri popolari, laboratori delle nuove forme di repressione poliziesca e militare. Lo stato d’urgenza accresce anche le possibilità d’incarcerazione e le pene di prigione, sia con detenzione sia con condizionale, che vengono imposte in modo massivo. Inoltre affermiamo la nostra solidarietà attiva verso tutte le vittime della repressione.
Allo stesso modo il CPA (Compte personnel d’Activité – Conto Personale d’Attività) vera trasposizione informatica del funesto «livret ouvrier» [libretto imposto dalle autorità francesi tra il 1803 e il 1890 per il controllo degli operai] del XIX secolo, costruito sulla base della personalizzazione in opposizione ai diritti collettivi, presagio della generalizzazione dell’ineguaglianza dei diritti dopo quella dei mezzi.
Di fronte a queste aggressioni, la resistenza è necessaria e legittima. Ora che nasce, dobbiamo continuare a costruirla e a rinforzarla: di giorno come di notte, in piedi, in sciopero generale, per l’azione e lo scontro diretto con lo Stato e il capitale, per la solidarietà e la cassa di sciopero, per l’occupazione dei luoghi di lavoro, per la riappropriazione dello spazio pubblico e il blocco dei sistemi di produzione, dei flussi di merci e di lavoratori.
Alla vigilia della possibile generalizzazione dello sciopero in molti settori, in particolare nei trasporti e nella chimica, noi riaffermiamo la nostra piena e totale solidarietà, tanto per la nostra partecipazione all’azione quanto nello sviluppo dello sciopero per l’espropriazione e la gestione al livello della società. La nostra lotta si inscrive in una resistenza sociale a livello europeo e internazionale di fronte alle regressioni che, ovunque, il capitale impone. La nostra unità di aspirazione libertaria è volta, attraverso lo sciopero generale, ad abolire il salariato, il padronato, lo Stato e le sue frontiere, e necessita una rivoluzione sociale e libertaria.
Congresso della Fédération anarchiste, 14-16 maggio 2016